ven 24 apr, 2020
CENTENARIO DELL’ATER DI PADOVA
RELAZIONE DEL PRESIDENTE – Avv. Gianluca Zaramella
Padova, 20 aprile 2020
Oggi ricorre il centenario della nascita dell’ATER di Padova; il 20 aprile 1920 nasce infatti l’Istituto Autonomo per le Case Popolari ed Economiche di Padova, grazie alla costituzione prevalentemente avviata a cura dell’Amministrazione comunale, della Società operaia di mutuo soccorso tra artigiani, negozianti e professionisti, a loro volta sostenuti da alcune banche, dalle istituzioni economiche e da diversi notabili.
L’Istituto nasce con un alto principio di solidarietà sociale, per lo più rivolto a dare una concreta risposta alla drammatica crisi di alloggi, con particolare riferimento alle esigenze abitative manifestate dalle categorie sociali più deboli, cioè quelle più esposte agli effetti della crisi immobiliare determinatasi nel dopo guerra.
Dopo una prima fase di assetto organizzativo ed operativo, l’Istituto inizia ad operare a distanza di un biennio con le prime demolizioni, per poi proseguire, con evidente protagonismo, nel contributo di rivitalizzazione edilizio-urbanistica della città prima e dei quartieri ubicati al di fuori delle cinta murarie cinquecentesche poi, attività quest’ultima che ha decisamente concorso alla progressiva espansione extraurbana del perimetro abitativo.
Il ruolo dell’Istituto diventa particolarmente trainante ed esclusivo nel secondo dopoguerra, grazie anche alle consistenti politiche economiche attivate dallo Stato nel settore abitativo; negli anni settanta, poi, l’Istituto acquisisce un ruolo patrimoniale abitativo nel territorio di elevata importanza, grazie alla dismissione di tutti gli altri Enti ed Istituti pubblici dedicati al settore dell’abitare ed al conseguente conferimento di tutta la patrimonialità immobiliare in loro possesso all’unica realtà istitutiva rimasta, cioè oggi quella nostra.
Nel 1995, con legge regionale n. 10, l’Istituto viene trasformato in Azienda; la grande trasformazione riguarda il fatto che l’Ente diventa “economico” e dotato di personalità giuridica ed autonomia organizzativa e contabile, con un ruolo sempre più importante nelle politiche abitative territoriali, grazie alla implementazione di nuove attività di collaborazione progettuale ed operativa nei confronti delle Amministrazioni locali.
Il Contratto di Quartiere “Savonarola”.
Nel ventennio successivo, l’attività dell’Azienda prosegue con indubbia incisività nella realizzazione e nel risanamento di immobili da adibirsi ad abitazioni in favore delle fasce sociali economicamente svantaggiate oltre a quelle così dette “deboli”, soprattutto costituite da soggetti anziani e disabili; da
non sottovalutare, poi, l’attività edilizia prestata per lo sviluppo dei presidi di sicurezza locale: ne è testimonianza, la realizzazione delle caserme dei carabinieri di Camposampiero, Montegrotto Terme e, da ultimo, Este.
Il Giardino di inverno nel Quartiere Savonarola
Ruolo fondamentale svolto dall’Azienda, nel medesimo periodo, riguarda anche la partecipazione attiva nei programmi complessi di riqualificazione urbana, denominati “Contratti di Quartiere” e promossi in sinergia dallo Stato e dalla Regione.
A tal riguardo, sottolineo che la realtà abitativa realizzata nel quartiere “Savonarola” del comune Capoluogo, costituita da n. 196 alloggi e dal “giardino d’inverno”, rappresenta la prima realtà abitativa complessa del genere, sorta e completamente realizzata, nell’intero territorio nazionale.
Contratto di Quartiere II “Portello”
Vi sono poi, proseguendo, i due “Contratti di Quartiere II” avviati e realizzati nei comuni di Padova “Portello” eMontagnana “Fiumicello – Frassine – Caprano”, che hanno caratterizzato l’unica realtà aziendale, a livello regionale, preposta alla realizzazione di tale entità complessa.
Queste particolari realizzazioni alloggiative oggi rappresentano, nella realtà abitativa locale, la testimonianza di insediamenti immobiliari perfettamente aggregati alla circostanziata presenza urbanistica e particolarmente efficaci nel contrastare le esigenze residenziali espresse dai quartieri.
Contratto di Quartiere II a Montagnana
A ridosso del centenario della sua nascita, ci siamo trovati ad Amministrare un’Azienda sana, economicamente solida e dotata di una patrimonialità immobiliare davvero consistente: 7.339 alloggi in piena proprietà, 92 unità commerciali, oltre a 1.880 alloggi in gestione, di proprietà delle Amministrazioni locali.
Quest’anno e su volontà di questo Consiglio, l’Azienda è impegnata nella prosecuzione delle iniziative edilizie già programmate nelle precedenti annualità, ma anche nell’avvio di nuove azioni sostanzialmente rivolte alla conservazione ed in parte alla implementazione del patrimonio immobiliare aziendale, al fine di accrescere la disponibilità alloggiativa presente nel territorio ma anche di valorizzare la patrimonialità abitativa esistente, che spesso richiede adeguati interventi di ripristino per una sana e migliore conduzione della propria vita familiare.
Con questo spirito, proseguiremo nella esecuzione e porteremo a termine interventi per un ammontare complessivo di investimenti pari a circa euro 18,4 milioni, per la realizzazione nel territorio di complessivi 101 alloggi,
il recupero e la riqualificazione edilizia di ulteriori 28 alloggi nonché la manutenzione straordinaria con eventuale efficientamento energetico di ulteriori n. 166 unità abitative in proprietà; abbiamo poi programmato e varato la messa in opera di nuovi investimenti aziendali sul territorio per un ammontare complessivo di oltre 10,9 milioni di euro: 2,8 milioni di euro destinati per implementare la patrimonialità abitativa di ulteriori n. 19 soluzioni alloggiative ed 8,1 milioni di euro circa per opere di recupero, riqualificazione e manutenzione straordinaria, volte al miglioramento della condizione abitativa sugli alloggi esistenti, che consentiranno la realizzazione di interventi di recupero/riqualificazione su 147 alloggi oltre a circa 3.800 manutenzioni ed opere di pronto intervento.
Per quanto attiene la ricorrenza del centenario, ricordo che questo Consiglio di Amministrazione ha avviato una serie di iniziative rivolte a valorizzare questo importante traguardo raggiunto dall’Azienda.
La prima iniziativa attiene lo sviluppo di una pubblicazione, già commissionata al Prof. Lino Scalco di Padova, il quale provvede ad analizzare ed approfondire le parti relative alle progettazioni svolte nel tempo, per la realizzazione degli insediamenti abitativi e dei singoli alloggi, contenute nell’Archivio storico dell’ATER; la bozza del libro sta per essere completata e, compatibilmente con il particolare periodo pandemiologico ricorrente, consegnata entro il prossimo mese di maggio.
La seconda iniziativa, invece, coinvolge la Comunità scientifica della nostra città capoluogo, rappresentata dall’Università e, nel particolare, dalle Facoltà di Ingegneria, Storia e Scienze Politiche; dopo una serie di incontri tenutisi con docenti rappresentanti dei vari Dipartimenti universitari, è stato convenuto di procedere allo sviluppo di alcuni temi di settore, quali l’evoluzione della qualità dell’abitare in alloggi di edilizia residenziale pubblica a Padova attraverso la progettazione e quello relativo agli effetti sociali ed economici prodotti nel tempo dall’edilizia residenziale pubblica nella provincia. La produzione delle ricerche sopra esposte saranno oggetto di premialità economica e promozione di stage in Azienda a due studenti universitari, sulla base dei contenuti espressi nelle proprie tesi di laurea opportunamente valutate da apposita Commissione.
La terza ed ultima iniziativa promossa, riguarda invece una esposizione dell’Azienda, che sarà effettuata nel corso dell’anno presso la Fiera di Padova o altra sede nel comune capoluogo, con la quale saranno illustrate tutte le più importanti realtà abitative realizzate ed in itinere; nel corso di tale iniziativa, saranno organizzati anche degli eventi di carattere culturale, mediante la indizione di appositi convegni, nei quali saranno affrontate le più importanti tematiche di settore, anche con la presenza di esperti e rappresentanti delle istituzioni regionali e locali.
Mi preme poi sottolineare che nell’anno di ricorrenza, l’Azienda si appresta a sviluppare ed avviare tre importanti attività edilizie di settore, di particolare entità. La prima riguarda l’avvio di una importante opera di riqualificazione urbanistica ed edilizia di un intero isolato abitativo ubicato nel Comune di Padova, in vie Palestro, Magenta, Toselli e Varese, mediante la indizione di un programma edilizio ed urbanistico integrato, che prevede la riqualificazione e l’efficientamento di n. 10 palazzine, per un totale di n. 63
alloggi oltre all’ammodernamento degli spazi comuni e del verde; l’intervento prevede per la sua completa realizzazione un costo complessivo stimato in circa 7 milioni di euro.
Il plesso immobiliare in Padova, quartiere Palestro
La seconda, invece, attiene alla integrale riqualificazione edilizia ed efficientamento energetico di due plessi immobiliari, ubicati rispettivamente nei comuni di Padova e Conselve; l’intervento in Padova, ubicato in via Lago
Lago Ascianghi nn. 4 e 6, è rivolto al recupero integrale di n. 32 alloggi con un
investimento finanziario stimato in circa complessivi 3,2 milioni di euro.
L’intervento in Conselve attiene invece alla riqualificazione di una prima parte dell’isolato abitativo ubicato in via Fani; con un costo totale stimato in circa 2,4 milioni di euro, si intende avviare un processo
Conselve – quartiere di via Fani di riqualificazione integrale del quartiere, che, in questa prima fase, riguarderà il recupero dei civici nn. 16, 18 e 20, per un totale di n. 21 alloggi.
Conselve – quartiere di via Fani
La terza iniziativa in fase di avvio nel corso del centenario aziendale, infine, riguarda lo sviluppo del “Progetto Pilota”, strumento preposto per la valutazione specifica dell’integrale riqualificazione ed efficientamento energetico del patrimonio di edilizia residenziale pubblica aziendale.
I siti individuati per la realizzazione di tale progetto riguardano tre realtà immobiliari in Padova ed una in Albignasego, rispettivamente ubicate in via Munzio/Verri (12 alloggi), via Riello (16 alloggi), via Bottacin (6 alloggi) e via Don Schiavon (5 alloggi).
Le relative opere di riqualificazione ed efficientamento energetico sono già state inserite nella Programmazione aziendale con la previsione di un costo complessivo stimato in circa 3,1 milioni di euro.
In tale contesto, prosegue di pari passo lo sviluppo degli strumenti che consentiranno di remunerare gli interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico, quali:
- le agevolazioni fiscali (Ecobonus, Bonus Casa, Sismabonus, etc.), con percentuali di detrazione che possono arrivare fino all’85%;
- i meccanismi di incentivazione diretti quali il cosiddetto Conto Termico 2.0, di cui al D.M. 16 febbraio 2016, e il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica;
- la cessione del credito a terzi;
- il risparmio energetico generato (minori costi sostenuti per i consumi) attraverso l’acquisizione di materiali e tecnologie innovativi;
- l’eventuale “finanziamento tramite terzi (FTT).
I modelli innovativi di gestione, su cui ci si è concentrati per l’attuazione delle opere attinenti i siti pilota, e che, emergenza sanitaria in corso permettendo, prenderanno avvio entro il mese di maggio, riguardano il Parternariato Pubblico Privato (PPP), gli Energy Performance Contract (EPC) e le Energy Service Company (ESCo).
Posso quindi affermare che con tutte queste iniziative, l’Azienda continua ad assumere un ruolo di indubbia importanza, al fine di poter contrastare la crescente domanda di alloggi che spesso non incontra un'offerta sufficiente ed il disagio abitativo che ne consegue coinvolge, nella ricerca di una possibile soluzione, sia le amministrazioni pubbliche che i privati.
Ma non solo; l’Azienda continua a fronteggiare l’inefficacia di politiche statali di sostegno alla residenzialità fondate sul finanziamento pubblico ed il vuoto normativo nazionale registrato dagli anni ’90, i quali hanno sostanzialmente determinato una drastica diminuzione dell’offerta abitativa pubblica, con un sostanziale calo degli interventi destinati all’edilizia residenziale sovvenzionata ed una graduale restrizione degli interventi in
regime di edilizia residenziale agevolata e convenzionata.
In contrapposizione alla suddetta tendenza, la domanda abitativa registra una inclinazione al cambiamento ed alla crescita del fenomeno, sostanzialmente determinati da fattori di ordine sociale ed economico.
Concludo con il forte auspicio che dopo un secolo di vita, l’Azienda continui per altri cent’anni con forte vigore e con ruolo protagonista nello scenario abitativo, continuando a percorrere la direzione di un efficiente impiego delle risorse e dell’autonomia dell’azione pubblico – amministrativa, con lo scopo socio umanitario, fondamentale ed incancellabile, che la casa e la famiglia, questi valori su cui puntare gran parte delle proprie aspettative, rimangono, nella dimensione culturale veneta, gli obiettivi primari del proprio lavoro.
A ciò, rivolgo tutto il mio impegno.
- Gianluca Zaramella -