Ater Padova precisa che il piano di vendita degli alloggi ERP, approvato recentemente dalla Regione Veneto, riguarda in totale 500 alloggi, di cui 122 sfitti, ubicati in 193 fabbricati distribuiti tra città e provincia.
La vendita delle abitazioni, che inizierà nei prossimi mesi sarà scaglionata nel corso del tempo e prevede un impegno da parte dell’Ente di alcuni anni.
Le modalità di alienazione prevedono da una parte la possibilità da parte degli assegnatari/inquilini di acquistare l’immobile con uno sconto del 20% rispetto al prezzo di mercato, senza perdere il diritto di abitarci nel caso in cui decidessero di non comprarlo, dall’altra tramite asta pubblica per gli appartamenti sfitti.
In questo caso la prima asta è destinata esclusivamente a tutte le persone fisiche che intendono acquistare la prima casa. Mentre, nel caso in cui la prima procedura andasse deserta, a partire dalla seconda asta la partecipazione è aperta a tutti.
Gli uffici di Ater sono già al lavoro e stanno preparando un primo bando che uscirà presumibilmente entro il mese di agosto.
Tutte le informazioni sulle procedure di gara e sulle caratteristiche tecniche degli immobili saranno pubblicate a tempo debito sul sito (www.aterpadova.org), sui canali social dell’Azienda e sui media.
Previa prenotazione sarà possibile visitare gli appartamenti oggetto dell’asta.
“L’operazione di vendita è vincolata agli investimenti futuri che saranno destinati alla manutenzione, riqualificazione, miglioramento ed efficentamento del patrimonio immobiliare esistente di Ater” Dichiara il Presidente Tiberio Businaro, che continua” una parte delle risorse sarà utilizzata invece per la realizzazione di nuove costruzioni. L’obiettivo primario dell’Azienda è infatti quello di rispondere in maniera proattiva alle richieste di abitazioni e dare quindi più soluzioni di fronte alle numerose domande che arrivano annualmente. È importante ricordare che i benefici derivanti dalla vendita di questi immobili sono di gran lunga superiori all’opzione legata alla loro gestione i cui costi risultano essere decisamente onerosi per l’Ente. Questa operazione dunque consente ad Ater Padova di programmare l’attività e contemporaneamente gestire in modo ottimale il patrimonio pubblico con un occhio di riguardo alle fasce fragili della popolazione.”
Padova, 27 luglio 2022